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Debussy impressionista?

di Emanuele Vegetti -

Capita spesso che il nome di Debussy venga associato all’impressionismo. Ma Debussy fu realmente impressionista?

Il termine «impressionismo» fu trasferito dall’ambito pittorico a quello musicale dalla critica, che lo utilizzò, spesso in accezione negativa, per identificare lo stile di alcuni compositori francesi attivi tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900. I “capi d’accusa”: vaghezza ritmica, nebulosità armonica, propensione a un descrittivismo superficiale, scarso interesse per la costruzione formale.
Così si espresse una commissione di accademici in merito a Printemps, opera giovanile di Debussy: «Sarebbe augurabile che [Debussy] prendesse le distanze da quell’impressionismo vago che è uno dei nemici più pericolosi della verità nelle opere d’arte».
Il compositore, dal canto suo, si sentì spesso frainteso. Anche la sua musica, come ebbe modo di sottolineare, era retta da un’intima architettura, per quanto segreta e sottile; un’architettura certamente radicata nel terreno misterioso della poesia. Debussy non si riconobbe mai in categorizzazioni facili e approssimative. E, rifiutando a chiare lettere di essere associato a «quello che gli imbecilli chiamano impressionismo», dichiarò di cercare «qualcosa di diverso», di voler «creare in qualche modo delle "realtà"»; del resto – aggiunse – i critici non esitavano ad affibbiare l'etichetta di impressionista a William Turner, «il più bel creatore di mistero che esista nel mondo dell'arte».

Debussy

Emanuele Vegetti

Emanuele
Vegetti

Classe 1996, Emanuele Vegetti ha conseguito il Diploma Accademico di II livello in pianoforte al Conservatorio «Luca Marenzio» di Brescia col massimo dei voti e la lode. Si è esibito come solista e in formazioni da camera in diverse città del Nord Italia e in Svizzera. Attivamente impegnato nella divulgazione musicale, cura e organizza lezioni concerto nella doppia veste di interprete e relatore. Dal 2022 si dedica alla stesura di articoli e note di sala. Tra le sue collaborazioni più importanti quelle con l’Orchestra Sinfonica di Milano, l’Orchestra UNIMI e il portale classicalive.it.

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