Alberto Bologni
Giuseppe Bruno

Luigi Dallapiccola è universalmente riconosciuto come uno dei più grandi compositori della metà del secolo scorso. Istriano di origine, si trasferisce giovanissimo a Firenze e presso il Conservatorio cittadino sarà il formatore e il faro luminoso di generazioni di musicisti. Tartiniana seconda, composta nel 1955-’56, è dedicata al «fraterno amico […] Sandro Materassi, [che] mi aveva portato da Padova numerosissime fotocopie di manoscritti di Giuseppe Tartini (1692-1770) […]. In generale i temi del grande violinista sono esposti senza modificazioni; lievi modificazioni intervengono qualora queste siano necessarie alla costruzione di canoni». Si prosegue con un omaggio minimalista di Ravel al collega Gabriel Fauré, per tornare in ambiente fiorentino con i Due Studi per violino e pianoforte di Dallapiccola, composti nel 1947 e caratterizzati da un vivace e colto intellettualismo. Si conclude con la Sonata n.2 di Ravel, scritta per due strumenti, a detta dell’autore, «incompatibili», che rendono il brano una specie di scommessa con se stesso.