Omaggio all'Arte pianistica di Arturo Benedetti Michelangeli 2024
Per molto tempo si è ritenuto che la Sonata n. 11 in La maggiore di Mozart, celebre per il suo Rondò “Alla turca”, fosse stata composta a Parigi nel 1778. Oggi, invece, si tende a credere che sia posteriore al grande successo dell’opera mozartiana di argomento turco Il ratto dal serraglio (1782). Si tratta in ogni caso di una Sonata dalla forma anomala, con un tema variato in prima sede, seguito da un Minuetto e infine dal popolare Rondò. Non è escluso che all’epoca dell’autore l’ultimo movimento fosse eseguito con effetti speciali “alla turca”, di cui erano dotati alcuni pianoforti dell’epoca, allo scopo di meglio imitare le percussioni delle bande dei giannizzeri.
Il sesto libro dei Pezzi lirici di Grieg, contrassegnato dal numero d’opera 57, venne composto nella primavera del 1893 durante un soggiorno del compositore a Mentone, in Costa Azzurra. Si apre con un brano assai malinconico (Giorni svaniti) dalle proporzioni insolitamente ampie. Segue un delicato omaggio all’amico e collega Niels Gade, basato su una melodia popolare norvegese accuratamente armonizzata, anche con soluzioni ricercate. Illusione ritorna al conclamato pessimismo del primo pezzo e anche il pezzo conclusivo, Nostalgia di casa, si basa su una melodia cupa in stile di lamento, che tuttavia racchiude come intermezzo una più vivace melodia in modo lidio.
Si prolungò per quasi sette anni la composizione del trittico debussyano Prélude-Sarabande-Toccata, oggi noto con il titolo di Pour le piano. Nel 1894 era già abbozzata la malinconica Sarabande, che nella versione preliminare delle Images oubliées recava il titolo Souvenir du Louvre. Ultimati solo nel 1901, i due brani estremi, entrambi con andamento veloce, sono molto brillanti nella loro originale sintesi di moduli lisztiani sovrapposti a una scrittura idealmente neo-clavicembalistica.
Il corale bachiano Ich ruf zu dir, Herr Jesu Christ (Io t’invoco, Signore) è alla base di una delle più celebri e riuscite rielaborazioni per pianoforte di Ferruccio Busoni. La malinconica melodia di straordinaria profondità viene sostenuta da una linea di basso e da una voce interna. Busoni, in partitura, indica che il canto deve essere “molto espressivo e tenuto”, il basso “dolce e sostenuto” e la voce intermedia “sotto voce e legato”.
Capolavoro pianistico della musica russa ottocentesca, i Quadri di un’esposizione (1874) di Musorgskij rappresentano un omaggio alla memoria dell’artista Viktor Hartmann, amico del compositore. Il ciclo descrive in musica la visita di una mostra di pittura, a partire dal cammino (Promenade) che lo spettatore compie fra un quadro e l’altro, con un atteggiamento psicologico sempre rinnovato. Nel primo dipinto un nano malvagio, simbolo delle forze oscure della terra, si aggira nella foresta. La scena ci trasporta poi in epoca medievale presentando un trovatore che intona la sua struggente canzone davanti alle mura di un castello. Nel terzo quadro alcuni bambini giocano felici nei giardini del parco parigino delle Tuileries sotto lo sguardo attento delle governanti che chiacchierano tra di loro. Quindi un bydlo, caratteristico carro dei contadini polacchi, viene trainato nel fango a gran fatica dai buoi. L’immagine successiva è quella di ballerini travestiti da pulcini che escono dall’uovo. Si passa poi a due ebrei polacchi che s’incontrano: uno è ricco, grasso e arrogante; l’altro, piccolo, magro e piagnucoloso, insistente nella richiesta di denaro. Si torna in Francia, nella piazza del mercato di Limoges, con chiacchiere tra contadine che degenerano in lite rumorosa. Hartmann stesso si autoritrae quando, al lume di una lanterna, visita le catacombe di Parigi. Musorgskij commenta sul manoscritto originale: «Lo spirito creatore del defunto Hartmann mi conduce verso i teschi e li invoca; questi si illuminano dolcemente». Il penultimo quadro, grottesco, è dedicato a Baba Yaga, la strega delle leggende slave, raffigurata da un orologio a cucù sorretto da zampe di gallina. Infine, a conclusione del ciclo, ecco la grande porta di Kiev, progettata da Hartmann, in veste di architetto, nello stile maestoso del rinascimento russo.
ClassicaLive pubblica eventi presenti sul web o su segnalazione diretta degli enti organizzativi o degli artisti. Ti suggeriamo di consultare sempre i canali ufficiali per essere aggiornato sugli eventi di tuo interesse.
Su ClassicaLive è possibile esplorare una vasta gamma di spettacoli, concerti e festival in tutto il nord Italia. La piattaforma offre la possibilità di cercare eventi in base a diversi criteri: potete consultare l'elenco di tutti gli artisti o compositori per trovare gli eventi in cui si esibiscono, cercare eventi in un luogo specifico o scoprire rassegne musicali in corso.