Giulio Turcato - TELEmanNia, Sonate e concerti “con molti violini” - Musica e Pittura

Giulio Turcato (Mantova 1912; Roma 1995) è stato uno dei più significativi interpreti dell'astrattismo informale italiano ed internazionale; tra gli ingegni più liberi e meno plasmabili agli schemi imposti in ambito artistico del secondo dopoguerra. Dopo gli studi a Venezia e un periodo “nomade” di formazione, nel ‘42 partecipa alla prima di tante Biennali, nel 1943 a Roma espone alla Quadriennale e alla collettiva alla Galleria dello Zodiaco, nello stesso anno partecipa alla resistenza e dopo la Liberazione si stabilisce definitivamente a Roma, dando così inizio alla sua attività artistica, sempre declinata all’impegno sociale e politico. Negli anni successivi firmerà il manifesto del collettivo Forma 1, aderirà al Fronte delle Arti e al Gruppo degli Otto, confermando la sua costante vocazione al cambiamento e alla libertà pittorica. Ripercorrendo le tappe fondamentali della produzione artistica né emerge un lavoro articolato che ha come filo conduttore la sua ricerca del colore, una sperimentazione ineluttabile perché come scriverà lo stesso artista, nel ‘77 “i colori sono la nostra libertà/ investono la materia e la trasformano/ la nostra fantasia è realtà nuova”.

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TELEmanNia, Sonate e concerti “con molti violini”

Cyrano letterariamente è uno scrittore barocco e soprattutto è uno scrittore fino in fondo, che non vuole tanto illustrare una teoria o difendere una tesi quanto mettere in moto una giostra d’invenzioni che equivalgono sul piano dell’immaginazione e del linguaggio a quel che la nuova filosofia e la nuova scienza stanno mettendo in moto sul piano del pensiero. Il viaggio sulla Luna di Cyrano si direbbe anticipi in qualche situazione i viaggi di Gulliver: sulla Luna come a Brobdignag il visitatore si trova in mezzo a esseri umani più grandi di lui che lo tengono in mostra come un animaletto. Nel suo Altro Mondo non è la coerenza delle idee che conta, ma il divertimento e la libertà con cui egli si vale di tutti gli stimoli intellettuali che gli vanno a genio.

Italo Calvino